IMMAGINI PER LA RISTORAZIONE
FOTOGRAFO PER RISTORANTI
La realizzazione di un buon servizio fotografico all’interno di un ristorante passa necessariamente da un’attenta fase di analisi e confronto tra fotografo e cliente, seguita da una meticolosa organizzazione del lavoro. In questa pagina ti parlerò dell’iter che seguo abitualmente come fotografo per ristoranti per organizzare un servizio fotografico, approfondendo ogni singolo aspetto e chiarendo i più importanti dubbi in cui mi sono imbattuto negli ultimi anni. L’obiettivo è quello di semplificare il processo che porterà il ristoratore a scegliere il professionista, assicurando ad entrambi il migliore dei risultati. Cominciamo!
RICHIESTA DI PREVENTIVO
Il nostro iter inizia sempre con una richiesta di preventivo da parte del cliente. Per poter elaborare un preventivo corretto, il fotografo avrà bisogno di tutte le informazioni possibili sulla natura e l’obiettivo del servizio fotografico.
Per poter ricevere un preventivo adeguato è indispensabile che il cliente abbia già un’idea chiara, o quanto meno sufficiente, di ciò che vorrebbe venisse realizzato. Perché ciò avvenga è utile seguire questa traccia:
A cosa serviranno le immagini?
Dove saranno utilizzate le immagini? Su un sito Web, su Facebook o su altri social network? Qual è il fine di queste fotografie? Andranno a riempire un header o saranno pubblicate nella galleria? Copertina di Facebook o un post su Instagram?
È indispensabile avere chiaro questo aspetto poiché ogni supporto necessita di determinate accortezze. Senza questo tipo di informazioni si corre il serio rischio di vanificare l’intero lavoro con immagini non idonee.
Di quante immagini avrai bisogno?
Stabilire un range di immagini è indispensabile al fotografo per poter calcolare un preventivo corretto. Infatti è solo in base al numero di fotografie da “lavorare” che il freelance – sulla base della sua esperienza – potrà valutare quante ore saranno necessarie in fase di scatto, quante in post produzione, etc.
Se l’obiettivo del servizio è quello di riempire un sito Internet in costruzione potrebbe essere sufficiente un “pacchetto” da 20 immagini, anche meno se si prevedono poche pagine statiche. Se invece le fotografie dovranno essere utilizzate per illustrare parte del menù, gli ambienti del ristorante, le persone al lavoro e anche qualcos’altro, probabilmente 30 immagini saranno più adeguate.
Se invece preferireste ricevere più immagini rispetto al necessario, per poter poi fare a vostra volta una selezione, meglio puntare su numeri più alti, 40 o 50 fotografie alla consegna. Naturalmente il preventivo crescerà, ma almeno sarete sicuri di non dovere ri-organizzare un altro servizio nel breve periodo.
Quanto tempo potete dedicare al servizio fotografico?
Realizzare un servizio fotografico richiede impegno, ma anche tempo. Si pensi solo alle ore in cui il ristorante dovrà essere a disposizione del fotografo per effettuare alcuni scatti. Mezza giornata o una giornata intera? C’è un giorno di chiusura? Il preventivo è calcolato non solo sulla base della prestazione e dell’esperienza del fotografo, ma anche sulla base del tempo che il ristorante potrà dedicare a questo tipo di attività. Conoscere i tempi a disposizione è importante per poter richiedere un preventivo corretto.
Che tipo di ristorante gestite?
Il fotografo dovrà confrontarsi con una trattoria o un ristorante premiato? Nouvelle cousine, osteria con una buona presentazione o birreria con burgers gourmet? Per catturare un certo tipo di consumatore è indispensabile uniformarsi allo standard qualitativo per quel dato settore. Se avete un ristorante stellato, non potete permettervi di scendere al di sotto di un determinato livello qualitativo nella realizzazione delle immagini e, di conseguenza, le accortezze da avere in fase di scatto saranno maggiori, così come i tempi e il valore del preventivo.
Un fotografo per ristoranti è tenuto ad eseguire la miglior valutazione possibile affinché il cliente possa vendere di più e meglio. Se, ad esempio, una buona osteria puntasse al salto di qualità e l’obiettivo fosse quello di farsi notare, scommettere su una qualità maggiore rispetto ai competitor potrebbe fare la differenza.
Esempi di servizi fotografici che vi piacciono
Dare al fotografo dei riferimenti potrebbe essere utile per fargli capire cosa vi aspettate da questo servizio fotografico. Potreste dover pubblicizzare una panineria, ma vorreste farlo con la qualità richiesta per un ristorante stellato.
Chiarirlo da subito è utile, così da far intuire al fotografo il tipo di risultato che ci si aspetta (il cliente dovrà però mettere in conto un preventivo adeguato al livello qualitativo richiesto).
Budget a disposizione
Purtroppo in Italia non è uso comune suggerire un proprio budget, ma spesso si tratta di un’informazione utilissima che può far saltare parecchi passaggi dell’iter e raggiungere immediatamente il punto.
L’obiettivo del fotografo è fare il lavoro al meglio, possibilmente sulla base del budget a disposizione, e lo farà. Se il budget è basso valuterà un preventivo che tenga conto di un utilizzo minimo o assente di luci o post produzione.
Se il budget è alto e sa di poter contare su una disponibilità del cliente, il fotografo potrà investire il massimo, attrezzatura e risorse, per cercare di fare un lavoro ancora migliore.
TELEFONATA DI BRIEFING
Nonostante tutto, quasi mai una semplice mail si rivela sufficiente ad esaurire tutti i dubbi, sia da una parte che dall’altra. Si pensi anche solo al “mood” da dare al servizio fotografico e di cui è fondamentale parlare insieme al cliente: se optare per un contesto “all white” come nel caso di una sala posa o per una situazione ambientata, magari all’interno del ristorante stesso, cercando di lasciare emergere l’esperienza che andrà a fare il consumatore.
Un argomento dalla forte componente emozionale non può che essere discusso a voce o durante un incontro. In seconda battuta una telefonata di briefing potrebbe essere utile al fotografo per illustrare alcune differenze di budget tra una soluzione e l’altra, magari contando su alcuni servizi fotografici già realizzati.
PREVENTIVO ORIENTATIVO
Se nella fase precedente avete preferito non sbilanciarvi sul budget da investire, è molto importante che in questa fase il fotografo vi dia un preventivo di massima, così da capire a quanto potrebbe ammontare l’impegno da parte dell’azienda. Nella maggior parte dei casi si tratterà di un prezzo di gran lunga inferiore rispetto a quanto un ristorante ha speso per molte altre attività promozionali inutili, ed è proprio per questo motivo che non ci si deve tirare indietro (considerando che un buon servizio fotografico resta attuale anche a distanza di mesi).
Se nonostante le vostre buone intenzioni il prezzo risultasse decisamente più importante del previsto è giusto ci pensiate bene, perché un fotografo specializzato in ristoranti può davvero essere una scelta determinante per il successo di un’azienda. Delle immagini valide, se ben veicolate, possono portarvi moltissimi clienti, anche senza un reale know how.
Se avete una buona fotografia e la pubblicate su Facebook, pubblicizzandola con un’inserzione automatizzata, questa può realmente catturare l’attenzione dei consumatori. La stessa cosa non potrà mai accadere se decidete di pubblicare fotografie fatte con il cellulare, statene certi.
SOPRALLUOGO NEL RISTORANTE
Il sopralluogo è utile nella maggior parte dei casi, poiché permette al fotografo di rendersi conto della luce che troverà all’interno del ristorante. Sulla base di questo sceglierà gli orari e gli angoli migliori per la realizzazione delle fotografie.
Più in generale, grazie al sopralluogo, il fotografo sarà in grado di confermare il preventivo di massima o, eventualmente, di rivederlo se – ad esempio – ritiene opportuno utilizzare delle attrezzature aggiuntive, necessarie ad illuminare un’area o per realizzare una certa idea.
BRIEFING SUL SERVIZIO FOTOGRAFICO
Una volta accettato il preventivo inizia il lavoro. Da questo momento, l’esperienza del fotografo inizia seriamente a far sentire il suo peso nell’organizzazione del servizio fotografico. Solo grazie all’esperienza, infatti, il fotografo impara ad impostare il lavoro nel modo corretto e gestire le persone che lo aiuteranno nel raggiungimento dell’obiettivo.
Scegliamo il giorno e l’orario migliore per il risultato auspicato, mettiamo nero su bianco piatti, inquadrature e situazioni del ristorante da ritrarre. Improvvisare può essere rischioso e pianificare il più possibile ci aiuterà ad evitare dimenticanze o errori.
Da non trascurare soprattutto la preparazione del ristorante in virtù degli scatti da fare. Pulizia e ordine sono le parole chiave. In tal senso, è utile un confronto tra fotografo e cliente per nascondere eventuali dettagli antiestetici (come estintori, fogli di carta temporanei dai muri, pubblicità sui vetri e via dicendo). Infine non dimenticate di parlare dei piatti da fotografare.
Per quanto il fotografo possa essere bravo, non tutte le pietanze rendono al meglio nella food photography. Gli ingredienti devono essere il più possibile distinguibili, così da ricreare un meccanismo psicologico nel fruitore dell’immagine e far venire fame.
REALIZZAZIONE DEL SERVIZIO E PREPARAZIONE DEL RISTORANTE
Qualora non sia stato realizzato un programma scritto della giornata, è indispensabile un briefing con tutto lo staff coinvolto prima dell’inizio dei lavori. Per non far andare in fumo lo studio sulla luce è molto importante avere dei punti fermi e rispettarli. Il ristorante dovrà essere lindo, pulito e in ordine, come pattuito, sin dall’arrivo del fotografo.
È molto importante che tutti sappiano cosa sta avvenendo all’interno del ristorante, così da poter capire autonomamente quando è il momento di dare il massimo o quando è arrivato il momento di nascondersi dallo sguardo indiscreto del grandangolo. Perché il fotografo possa svolgere il suo lavoro velocemente, è preferibile che una persona deputata sia disponibile a spostare oggetti, aggiungerli o ordinarli all’occorrenza.
Può succedere che il fotografo consigli di rifare un piatto, qualora non fosse venuto bene. Questo non deve essere visto come un problema se l’obiettivo è quello di raggiungere il migliore dei risultati. Se una fotografia non adempie al suo compito, far venire fame, spesso la causa è da addebitarsi alla cucina, non al fotografo. Con questo non intendo dire che si pretende da tutte le cucine la stessa qualità estetica dei ristoranti stellati, ma è proprio per questo che è importante il briefing.
Sulla base del preventivo, il fotografo avrà valutato se mettervi in condizioni di vedere gli scatti simultaneamente su un computer, tramite collegamento wireless, proprio mentre sta scattando o se sul monitor della macchina fotografica tra un’immagine ed un’altra, quando lo reputa più opportuno. In entrambi i casi è molto importante che il fotografo sia lasciato libero di creare, senza interferenze o continui suggerimenti.
Questo non significa che non sia possibile consigliare o indirizzare, ma se avete scelto un fotografo sulla base del suo portfolio è giusto che vi affidiate al suo gusto, alla sua esperienza, al suo estro creativo. Qualsiasi suggerimento possiate dare, dovete tenere conto che, per fare il suo lavoro, il fotografo è abituato a ragionare su inquadrature, obiettivi, dislocazione e potenza dei flash, eventuale post produzione già in mente.
Terminato il servizio fotografico, se l’orario e l’organizzazione lo consentono, è consigliabile rivedere a caldo tutte le immagini scattate, così da capire già se si è riusciti nell’intento preposto o se, durante il servizio, qualche piatto non è stato fotografato. Grazie al briefing conclusivo si potrà ragionare anche sul tipo di ritocco che si dovrà andare a fare sulle fotografie.
SELEZIONE DELLE FOTOGRAFIE E POST PRODUZIONE
La scelta delle fotografie può essere gestita da cliente e fotografo o anche solo dal fotografo, o ancora da fotografo a web agency. Personalmente consiglio di lasciare lavorare il fotografo in autonomia poiché, se serio e documentato, avrà un quadro più preciso di quello che è lo storytelling dell’attività fotografata. Oltretutto, la post produzione potrà procedere con maggiore velocità e la consegna del servizio fotografico sarà più celere.
Grazie alla post produzione, il ritocco su Photoshop, è possibile far fronte ad alcune problematiche che possono essere sorte in fase di scatto, sia di tipo tecnico, magari derivanti dall’attrezzatura non proprio performante del fotografo, o da alcuni errori commessi dalla cucina durante l’impiattamento. Su Photoshop possiamo intervenire per rimuovere una macchia dal muro, un elemento di disturbo da un pavimento o dal soffitto, migliorare la trama del cibo, la lucentezza dei piatti e tanto altro.
CONSEGNA DELLE IMMAGINI
La consegna delle immagini ritoccate può dipendere, in prima battuta, dagli accordi presi in fase di preventivo. Il periodo dalla fine degli scatti e la fine della post produzione può variare sulla base del tipo di intervento da effettuare, semplice o complesso, e solo il fotografo può pronunciarsi in tal senso. Potrebbe richiedere uno o due giorni nel caso di un servizio di dieci fotografie a basso costo, ma anche una settimana nel caso di un servizio di qualità composto da 20 immagini. O ancora due settimane nel caso di un servizio di 30 immagini di alto livello.
Più genericamente, posso affermare che nessun fotografo dovrebbe consegnare un servizio dopo 15 giorni dalla fase di scatto, tranne in caso di impegni improrogabili. Le fotografie vengono solitamente inviate inappuntabilmente in formato JPG, standard professionale da anni, e in alta risoluzione, insieme a delle basse risoluzioni, già compresse, utilizzabili dal cliente sul Web.