Professione fotografo raccoglie consigli e riflessioni specificamente pensate per coloro che fanno della fotografia la loro professione o aspirano a farlo. Qui esplodo i complessi aspetti della vita da fotografo, affrontando le sfide quotidiane e cercando soluzioni creative. Troverai articoli che trattano problemi specifici della professione, ma anche fonti di ispirazione per stimolare la creatività. Se sei interessato a guadagnare con la fotografia o desideri migliorare le tue abilità, questo è il posto giusto.
Tra le professioni più ambite di questi anni c’è sicuramente quella del fotografo. Nonostante i tempi non siano rosei come una volta, quello di diventare fotografo professionista continua ad essere tra i più grandi desideri dei giovanissimi, già inconsapevolmente appassionati di fotografia grazie a nuovi strumenti alla moda quali Instagram o VSCO.
Questo, unito al costo oramai irrisorio di macchine, lenti fotografiche e all’avvento di smartphone con sensori pazzeschi, in grado di garantire delle performance professionali a prezzi più o meno accessibili, ha contribuito alla crescente ambizione di voler vivere del lavoro di fotografo.
Se stai pensando di allestire uno studio fotografico professionale per te, o da noleggiare all’occorrenza a qualche collega, ci sono alcune cose importanti da considerare.
Per riuscire a offrire un servizio funzionale ed efficiente infatti ci sono alcuni elementi caratteristici e indispensabili che una sala posa dovrebbe avere, ovviamente in base al tipo di shooting fotografico da realizzare o al tipo di professionista cui vorresti rivolgerti.
Se sei un professionista o un appassionato di sicuro saprai quanto è importante archiviare al meglio le proprie immagini. La conservazione delle foto infatti è fondamentale per ogni fotografo, per garantirne la durata nel tempo e per proteggere i ricordi più preziosi, sia che si tratti di fotografie realizzate durante il tempo libero, sia che si parli di servizi fotografici realizzati per lavoro.
Se stai cercando un modello di liberatoria fotografica da scaricare gratis sei nel posto giusto. Ho deciso infatti di condividere gratuitamente il PDF che uso abitualmente in occasione dei servizi fotografici a Roma in cui sono presenti persone o figuranti al lavoro.
Il magico mondo di Internet è fonte inesauribile di consigli a principianti della fotografia, tutorial e guide. Noi da bravi autodidatti ne siamo sempre andati matti. Sin dai tempi della carta stampata, grazie ai meravigliosi manuali di fotografia, fino ai più moderni corsi su YouTube, la rete è diventata una fonte preziosissima per gli approfondimenti più specifici e su consigli su come diventare dei bravi fotografi.
Ancor prima di scegliere il professionista più adeguato alle vostre esigenze finirete col meditare sui preventivi sopra al vostro tavolo. Ma sulla base di quali parametri sono stati realizzati? Come avrà fatto il fotografo a capire che tipi siete? E ancora, come sarà riuscito ad intuire quanta attenzione pretendete in fase di scatto o in post produzione? Come avrà fatto a capire che destinazione d’uso avranno queste immagini?
Calcolare il preventivo per un servizio fotografico è quanto di più consueto possa capitare nella vita di un fotografo professionista. Ogni settimana è costellata da appuntamenti come questo e in più di una occasione è capitato di soffermarmi insieme ai clienti su come venga realizzato e quali fattori chiave siano considerati per la determinazione della fee finale.
La Settimana del Baratto è un’iniziativa tanto semplice quanto efficace che consiste in uno scambio di piaceri tra un operatore extra alberghiero ed un fornitore di servizi. Un baratto insomma, come nella più antica delle tradizioni. Quest’anno sono stato contattato da Federica, proprietaria di un bed and breakfast a Rotzo – in Veneto – paesino situato tra i pascoli nell’Altopiano di Asiago.
Vi è mai capitato di aspettare con ansia l’inaugurazione di una mostra? E poi essere costretto a rimandare? Beh, finalmente arriva il giorno tanto atteso. Vi preparate mentalmente all’impatto con le immagini del vostro fotografo preferito. Pregustate già le emozioni. Fate la fila, pagate il biglietto ed entrate.
Il mese di agosto – per buona parte degli addetti ai lavori – è sinonimo di ferie. Per noi fotografi – nonché liberi professionisti – si tratta del momento perfetto per approfittare delle pause altrui, cioè dei clienti, per poter concentrare tutte le attenzioni sulle attività complementari al nostro lavoro quotidiano, ma che – per un motivo o per un altro – non siamo riusciti ad approfondire durante l’anno. Vi parlo di fattori che ci permetteranno di lavorare più e meglio durante i mesi invernali, accrescere la qualità della nostra offerta e/o più semplicemente guadagnare di più.
Comunicare su Internet – farlo nel modo migliore – comporta necessariamente un importante investimento nella fotografia. Proprio un paio di settimane parlavo di quanto fosse diventato importante – sulle schede di Google My Business – l’aspetto fotografico e di come Google stia cercando di far capire ai propri utenti l’impatto che le immagini hanno sui potenziali clienti. Ciò di cui parlerò in questo post – vedrete – tenderà a ribadire quanto detto, seppur in chiave esclusivamente rivolta al settore della ristorazione, con TheFork.
Google My Business scommette sulla fotografia. A Mountain View sembrano aver finalmente capito che “una fotografia vale più di mille parole“. Da un anno a questa parte ci eravamo già resi conto di un cambiamento in corso. Mi riferisco all’introduzione in Google My Business della possibilità di richiedere direttamente un servizio fotografico professionale ai fotografi certificati – tramite il servizio Street View – che, per chi non lo sapesse, permette la realizzazione di un virtual tour con tecnologia virtualtour all’interno della propria azienda. Segno inequivocabile che Google avesse già intenzione – già nel 2012 – di far capire una volta per tutte quanto fosse importante proporsi nel modo giusto ai propri clienti, cioè mostrando la propria attività tramite le immagini.
Ogni tanto – sempre più sporadicamente – ricevo una mail in cui qualche volenteroso si propone come assistente. L’ennesima, stamattina, mi ha dato da pensare.
Ad ogni acquisto è sempre la solita storia. L’indecisione nella scelta tra la garanzia italiana (offerta da Nital) e quella europea è costante negli anni. “Sarà meglio spendere 300 euro in più per usufruire di un’eventuale assistenza italiana oppure andare al risparmio ed optare per un prodotto europeo?“. E ancora “meglio spedire un prodotto a Torino o da qualche parte in Europa?“. Questi dubbi hanno attraversato la testa di ciascuno di noi, più e più volte, ma mai come oggi la mia sicurezza in tal senso è venuta a mancare.
Noi fotografi lo sappiamo bene, prima o poi succede a tutti. Dopo appena qualche anno sul mercato, qualche cliente per il quale non vorrai più lavorare ti capiterà di sicuro. Clienti per i quali la tua opera potrebbe essere paragonata a quella di un operaio alla catena di montaggio. Mestiere rispettabilissimo, ma fatto di vero lavoro fisico. Manodopera nella sua concezione più primordiale. Nessuna richiesta di creatività, sensibilità artistica o il benché minimo ragionamento.
Caro cliente, prima di chiedermi un preventivo sappi che sono un fotografo che vive della sua passione, ma soprattutto del suo lavoro. Se sceglierai me lo farai per la professionalità e la dedizione con la quale svolgo il mio mestiere ogni giorno.
L’albo dei fotografi professionisti non si farà MAI. Lo ha chiarito oggi, e per l’ennesima volta, Roberto Tomesani, fondatore e coordinatore nazionale di Tau Visual, la più grande associazione di fotografi professionisti italiani. Per riuscire a capire e mettere il punto su questa vicenda ho dovuto incontrare personalmente Tomesani, approfittando di un incontro a Roma dal titolo “Professione fotografia: ritrovare la specificità del professionista. Normazione, regolamentazione, certificazione”.
Lo ammetto, c’è stato un tempo in cui anch’io ho fatto dei brutti pensieri sulla crisi. Sporadiche mail nella casella di posta, pochi preventivi, pagamenti che si dilatano nel tempo, persistenti richieste di sconti e via dicendo. Nell’attesa di trovare una giustificazione scrollavo le spalle dicendo: “E’ la crisi“. Meno clienti per le aziende, dunque meno investimenti nella comunicazione. All’inizio del 2012 questo ragionamento mi sembrava avere un senso.
Se ricopri il ruolo di studente, architetto o ingegnere, ma nel tempo libero ti diletti proponendoti per realizzare servizi fotografici retribuiti a matrimoni, book fotografici e quant’altro… beh, potresti essere nei guai.
Purtroppo l’abusivismo non è una novità. Almeno una volta al mese mi capita di scoprire clienti le cui fotografie sono state scattate da un qualsiasi fotografo della domenica, dotato di reflex, ma non perfettamente in regola. Mettendo da parte il danno al cliente che, nella maggior parte delle ipotesi, si ritroverà a pubblicizzarsi con del materiale scadente e per nulla professionale, vorrei soffermarmi sul rischio che corrono queste persone.
Poco prima di partire per Milano, appena maggiorenne, l’obbiettivo della mia Yashica FX-D Quarz era rivolto esclusivamente alla fotografia di viaggio. Adoravo girovagare in cerca dello scorcio giusto. Quello che ti faceva emozionare. Quello che ti portava a trattenere il respiro, e scattare.
Oggi la mia attrezzatura è aumentata, ma quando viaggio non mi faccio mai mancare un grandangolo (14-24mm). Ogni trasferta è un buon motivo per emozionarsi ancora e cercare l’ispirazione.
Più d’una volta mio padre si è chiesto da chi avessi preso l’intraprendenza che mi ha portato fino ad oggi. Temo le mie risposte non lo abbiano mai convinto a pieno.
Probabilmente faccio parte di quel tipo di persone che non vivono bene l’ozio, ma che han sempre bisogno di fare qualcosa. In tal senso il libero professionista è l’inquadramento ideale. Bisogna sempre reinventarsi, sfornare idee competitive e voler comunicare qualcosa. Per chi è “schiavo” della produttività non c’è niente di meglio.