La fotografia è una forma d’arte che ha acquisito sempre più importanza negli ultimi decenni. Grazie ai progressi tecnologici, all’avvento dei social network e alla diminuzione dei costi delle macchine fotografiche digitali, è diventata più accessibile e ha permesso a molte persone di esprimere la propria creatività.
Sono felice di ospitare sul mio blog una selezione di 90 frasi sulla fotografia, inventate per l’occasione da ChatGPT-3, una macchina intelligente di OpenAI. Sì, avete capito bene, un’intelligenza artificiale! Mi sono divertito a mettere alla prova le sue capacità linguistiche, chiedendogli di creare diverse serie di frasi sulla fotografia, ognuna con un’ispirazione diversa.
Vi è mai capitato di aspettare con ansia l’inaugurazione di una mostra? E poi essere costretto a rimandare? Beh, finalmente arriva il giorno tanto atteso. Vi preparate mentalmente all’impatto con le immagini del vostro fotografo preferito. Pregustate già le emozioni. Fate la fila, pagate il biglietto ed entrate.
“Camera dei Deputati: spesi 126 mila euro in foto solo nel primo semestre 2015“. Così tuona l’articolo – scritto da Roberto Grazioli de Il Fatto Quotidiano il 24 luglio 2015 – che denuncia il pagamento di circa 120 mila euro per 6 mesi ai (due) fotografi ufficiali della Camera dei Deputati. Al di là dei classici toni scandalistici cui ci ha abituato nel tempo il quotidiano diretto da Marco Travaglio cercherò – in questo post – di indurvi in riflessione riguardo l’effettiva problematica relativa al costo di questi servizi fotografici. Può davvero un professionista – “per fare du’ foto” – costare così tanto?
Alzino la mano quanti tra voi han deciso di abbandonare gli oramai vetusti filtri di Instagram a favore dei ben più intriganti di VSCO. Ma qual è la storia che si cela dietro l’app più hipster di sempre? Chi l’ha ideata? Una cosa è certa: chi se li immaginava barbuti, tatuati e dalla tipica allure da artisti si sbagliava di grosso, ma partiamo dall’inizio.