Se sei un fotografo di hotel o ti piace fotografare paesaggi, scegliere un buon grandangolo è un’attività in cui ti sei sicuramente già imbattuto. Per ritrarre al meglio una scena di ampio respiro, come un panorama o una suite di un albergo, è indispensabile poter contare su una lente che ti permetta di riprendere non solo davanti, ma anche ai lati, grazie ad un’ampiezza focale più importante.
INDICE
- Lunghezza focale del grandangolo
- Grandangolo con zoom o fisso
- Diaframma
- Aberrazioni cromatiche, vignettatura e distorsione
- Prezzo del grandangolo
- Conclusioni
Questo tipo di lente è indispensabile per potere riprendere al meglio in determinate circostanze e scattare bellissime fotografie naturalistiche o di architettura. Ma come scegliere il miglior grandangolo, a fronte dei tanti modelli in vendita online e nei negozi di fotografia? Se non sai come scegliere il grandangolo per mirrorless o DSRL più adatto alla tue necessità, in questa breve guida ti svelerò di cosa tener conto quando acquisti un grandangolo.
La lunghezza focale del grandangolo
Un grandangolo è un obiettivo avente una lunghezza focale inferiore ai 40 mm. Se guardando un prodotto vedi scritto 35 mm, 24 mm, 16 mm o 10 mm, sai dunque che si tratta di una lente grandangolare. Più il valore focale è basso, più la visione della scena sarà ampia.
In base alla lunghezza focale del grandangolo che stai osservando, potrai notare una curvatura più o meno importante del vetro. Questo è indicativo, e ti consente di capire già guardandolo da fuori quanto importante potrebbe essere l’area ripresa da quella lente.
Più in generale, la scelta del grandangolo ideale dipende dal tipo di fotografia che si vuole fare. Se ti piace fotografare paesaggi è meglio poter disporre di una focale che oscilli tra i 10 e i 30 mm, così da poter adattare l’inquadratura al meglio in qualsiasi circostanze e a qualsiasi distanza.
Se invece ti piace la street photography, andare in giro a zonzo alla ricerca dello scatto rubato, certamente concentrarsi su una focale tra dai 24 mm in su è la scelta migliore.
Grandangolo con zoom, fisso o fisheye
Quando parliamo di fotografia grandangolare ci riferiamo essenzialmente a 3 tipologie di obiettivi: grandangoli con zoom, a focale fissa o fisheye.
Un grandangolo è zoom se con la ghiera puoi muoverti liberamente da una lunghezza focale ad un’altra, come nel caso di un 14-24 mm. Se sei un fotografo di interni ti consiglio di scegliere un grandangolo con zoom, perché è molto comodo potersi “allontanare” o “avvicinare” dal soggetto in base alla posizione in cui ci si trova. Non sempre infatti è possibile andare più avanti o più indietro, ed ecco perché una lente zoom risponde più facilmente alle esigenze di molti fotografi. Io ad esempio, proprio in virtù del mio lavoro, ho scelto un 14-24 mm della Nikon.
Ciò nonostante, se sei un’amante delle lenti compatte, ecco potresti trovare più comodo un grandangolo fisso. Dalla sua ha solitamente un minor peso, una costruzione più robusta, un livello di nitidezza superiore e un diaframma ampio.
Il fisheye è sempre una lente grandangolare, ma contraddistinta da una focale tanto ampia da distorcere completamente i bordi, creando un effetto a “occhio di pesce”. Utile in pochissimi casi in ambito professionale, di certo consente di potersi spingere un po’ più in là con la creatività.
Diaframma
Un grandangolo dal diaframma aperto, quindi molto luminoso, è indicativo di solito di una lente di assoluta qualità. Non è un caso infatti se i migliori grandangoli sono di solito contraddistinti da un diaframma non superiore ai 2.8.
Un diaframma tanto ampio può esserti molto utile nel caso in cui sia un fotografo che ama scattare senza stare troppo a pensarci e in qualsiasi circostanza. O se vuoi fotografare le stelle per esempio, o magari un paesaggio notturno in assenza di treppiede.
In ambito professionale poter contare su una lente con un diaframma così aperto si rivela utilissimo per esempio nella fotografia di matrimonio, dove di tanto in tanto è più importante poter contare su uno scatto veloce piuttosto che un frame totalmente a fuoco.
Per tutti gli altri casi consiglio di orientare diversamente la propria scelta. Per chi scatta immagini in interni, ma anche a paesaggi per fotografia fine art, è sempre meglio poter contare piuttosto su una fotografia perfettamente a fuoco, al massimo della propria nitidezza, e dunque scattata con un diaframma tra F/9 e F/13. Ne consegue che non è indispensabile comprare un grandangolo F/2.8, ma che, anzi, è possibile optare anche per qualcosa di più economico.
Aberrazioni cromatiche, vignettatura e distorsione
Nella scelta di un grandangolo rivestono una discreta importanza fattori come la gestione delle aberrazioni cromatiche, vignettatura e distorsione della scena che si ha davanti. Tutte cose risolvibili in parte su Photoshop di questi tempi, ma di cui tener conto soprattutto se operativi a livello professionale.
Non tutto è risolvibile in post produzione, e per questo, se il budget lo consente, sempre meglio puntare su lenti grandangolari tecnicamente ben costruite e con lenti chimicamente trattate.
Prezzo del grandangolo
Oggi giorno il prezzo di un grandangolo per mirroless o DSRL può variare tra i 200 e i 2800 euro.
I fattori che determinano il costo del grandangolo sono:
- La marca. Più il brand è conosciuto, più il prodotto costa. Spesso ne consegue una maggior qualità, una costruzione strutturale migliore. Non sempre ne vale la pena. Scegli Nikon, Canon, Sony o Sigma se puoi farlo, se comprendi le potenzialità offerte da questi celebri marchi. Altrimenti non ti porre troppi problemi, opta per un Tokina, un Samyang o un Walimex, senza farti troppi problemi.
- La lunghezza focale. Uno zoom costa solitamente di più, perché all’interno contiene più lenti e di conseguenza la sua costruzione è molto più complessa. A maggior ragione se molto luminoso. Un fisso invece abitualmente costa meno, tranne in rarissimi casi.
- L’apertura del diaframma. Più luce deve entrare attraversare il grandangolo e più grande deve esserne la struttura. Questo è il motivo essenziale per il quale un grandangolo con diaframma F/2.8 costa solitamente di più. Ancora di più se con diaframma aperto e anche zoom.
- La quantità e la grandezza delle lenti all’interno. Più grande è il numero di vetri all’interno del grandangolo e più è efficace la gestione della distorsione prospettica e la definizione delle immagini che produci.
- Il trattamento chimico delle lenti. I grandangoli più costosi si distinguono per lenti trattate chimicamente, in grado di gestire meglio polvere, umidità, flare, eccetera. Questo causa ovviamente un aumento nei costi di questi obiettivi.
Conclusioni
Vale la pena acquistare un grandangolo costoso? Dipende. Se la fotografia è la tua più grande passione, o il tuo lavoro, e puoi permettertelo, sicuramente ne vale la pena. Un buon grandangolo può durare una vita e ti consente di creare immagini davvero uniche. Spendere tanto significa poter contare su un prodotto professionale e se hai un occhio tale da rendertene conto ha un senso.
Ma se la fotografia per te è solo un hobby sporadico, o magari trovi assurdo spendere così tanto per qualcosa dl genere, il mio consiglio è quello di scegliere tra i grandangoli su Amazon che non superano i 350 euro di spesa.
In entrambi i casi, sia che tu sia un grande o un piccolo appassionato, tieni a mente che è possibile scoprire le prestazioni dei tanti grandangoli disponibili sul mercato grazie alle gallery di esempio su DPreview.