Fotografare con l'iPhone: Manual app per iPhone

A quanti di voi è capitato di trovarsi in giro, magari davanti una bella scena da fotografare, ma senza riuscire ad ottenere un buon risultato a causa dei limiti del proprio cellulare? L’iPhone è uno smartphone fantastico, ma dal punto di vista fotografico il sistema operativo di Apple non ha mai brillato. Calcolo dell’esposizione poco preciso, ISO che aumentano anche quando non vorreste e tanti altri difetti lo rendono un sistema poco affidabile.

Noi fotografi invece siamo abituati ad avere il controllo su tutto, dalla messa a fuoco al bilanciamento del bianco, dagli ISO al tempo d’esposizione. Proprio per questo motivo nasce Manual, un’app per iPhone creata da William Wilkinson e Craig Merchant e che, solo nel 2014 – benché lanciata a fine settembre – ha fatto registrare 95 mila download al netto di un guadagno di 123 mila dollari.

Nonostante il costo iniziale – 1.99 euro – possa sembrare esoso rispetto alla vasta offerta gratuita dell’App Store vi renderete presto conto di trovarvi di fronte ad un’app di cui non potrete più fare a meno, ma andiamo a vedere più da vicino perché Manual vi stupirà.

Iso

La gestione degli ISO è totalmente manuale e spazia da 34 a 2000. Questo ci permetterà di tenere sempre sotto controllo il rumore digitale e di mantenere – di conseguenza – uno standard alto. Considerando che, nel caso dell’iPhone, dagli 800 ISO in su il rumore diventa ingestibile questa diventa un’opzione di grande importanza.

Tempi di esposizione

Benché l’iPhone non contenga il classico otturatore a tendina cui siamo abituati sulle nostre reflex ci stupirà sapere che Manual consente di regolare il tempo d’esposizione, spaziando da 1/2000 a 0.5″. Come potrete immaginare questo non solo permetterà di evitare i bruciati, ma ci porterà verso nuove idee da poter sviluppare. Addirittura a ri-considerare l’utilizzo di un piccolo treppiede per l’iPhone per qualche fotografia notturna.

Messa a fuoco

Gestione della messa a fuoco manuale tramite una piccola ghiera sullo schermo. Utilissima nel caso in cui volessimo cimentarci in qualche macro.

Bilanciamento del bianco

Nulla di nuovo in questo caso, ma anche qui l’interfaccia ci richiama un po’ al menù della nostra reflex digitale. Tra l’altro la possibilità di cambiare la temperatura gradualmente tramite la scala Kelvin, da 2500 a 10.000, ci permetterà una gestione più che precisa del bianco.

L’unico difetto che mi sento di segnalare, al di là del prezzo che per alcuni potrà sembrare esoso, consiste nel non poter scegliere il formato preferito. A disposizione un ibrido che richiama un po’ il 4:5 tipico del medio formato. Al di là di questo reputo che Manual sia una tra le migliori app fotografiche in circolazione e che – una volta provata – non possa che diventare indispensabile nel corredo di un fotografo.

Di seguito alcune fotografie scattate durante il mio ultimo soggiorno in Sicilia tramite Manual e post prodotte con VSCO.

iPhone_app_Manual_1

iPhone_app_Manual_2

iPhone_app_Manual_3

iPhone_app_Manual_4

iPhone_app_Manual_5

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4 commenti

  • kOoLiNuS 2 Marzo 2015   Rispondi →

    Interessantissima… come mille altre nell’arsenale. Avendo il tempo di esercitarsi e capire quale sia la “migliore” mi lancerei nell’acquisto ad occhi chiusi. Ma sto seguendo una nuova politica di acquisto di app oculato e per il momento metto in lista d’attesa l’applicazione (anche per non farle fare la fine di Mattebox, per esempio)

    • Giulio Riotta 2 Marzo 2015   Rispondi →

      Ciao Nicola, non conosco Mattebox purtroppo. Posso dirti che da quando uso Manual non riesco assolutamente a tornare indietro. Sarà che sono abituato a lavorare con la reflex… ma davvero non ci rinuncerei mai per niente al mondo. Solo il fatto di poter sempre e solo scattare al minimo degli ISO ha veramente aumentato la qualità delle mie fotografie.

      Sapevi di poter esercitare il diritto di recesso anche sull’App Store? Se non ti trovi con un’app semplicemente puoi chiedere indietro i soldi.

      • kOoLiNuS 2 Marzo 2015   Rispondi →

        Si, lo so… il punto è spendere soldi “a caso”. Ad esempio ho preso un bundle di software per Mac ma solo 2 su 15 li sto usando. Gli altri non mi sono neanche premurato di salvare i seriali da qualche parte casomai il sito dove l’ho acquistato venga meno.

        Vorrei spendere con consapevolezza.

        Se Mattebox ti può interessare, l’amico Morrick ne ha scritto un paio di volte sul suo blog

        • Giulio Riotta 2 Marzo 2015   Rispondi →

          Ammazza non costa neanche poco! Mi sa che a ‘sto giro vado di consapevolezza anche io 😛

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