Ancor prima di scegliere il professionista più adeguato alle vostre esigenze finirete col meditare sui preventivi sopra al vostro tavolo. Ma sulla base di quali parametri sono stati realizzati? Come avrà fatto il fotografo a capire che tipi siete? E ancora, come sarà riuscito ad intuire quanta attenzione pretendete in fase di scatto o in post produzione? Come avrà fatto a capire che destinazione d’uso avranno queste immagini?

 In Italia purtroppo non è uso comune indicare il budget, salvo poi concedersi un solenne silenzio post-preventivo. Tanta diffidenza, spesso ingiustificata, a rendere tutto più complicato. Ma quanto sarebbe più semplice giocare a carte scoperte?

Fare un ottimo lavoro

Per realizzare un servizio fotografico si possono adottare tante e tante tecniche, ma in linea di massima la costante rimane una sola: fare un ottimo lavoro. Perché non è solo una questione di professionalità, intrinseca nella libera professione, quanto più di una scelta personale. Riuscire a fare un ottimo lavoro – rendere felice il cliente – è obbiettivo primario per chi è riuscito a fare di una grande passione il proprio lavoro. Il fotografo si nutre della soddisfazione del cliente! E, sono convinto, riuscirebbe a renderlo ancor più soddisfatto sapendo prima qual è il budget a disposizione per quella prestazione. “Perché è così complicato?” commenterete voi.

Perché svelare il proprio budget al fotografo è importante

Spiegarlo nel migliore dei modi ci porterebbe ad un’importante analisi sul lavoro artigianale, e per questo ricorro ad un veloce esempio. Poniamo il caso dobbiate far realizzare un servizio fotografico per un hotel. Per lo svolgimento di questo lavoro è possibile utilizzare più metodologie e strumenti, ognuno diverso a seconda dell’uso e ovviamente del budget. Qualche esempio:

  • Luce ambiente con treppiede e flash a slitta posizionato su uno stativo (molto tempo a disposizione)
  • Treppiede e flash a slitta da usare a mano su piccole porzioni di campo con luce ambiente (per lavorare in velocità)
  • Più scatti da treppiede con diversi tempi di esposizione (più lavoro in post produzione)
  • Luce ambiente senza treppiede e macchina fotografica a mano libera senza flash
  • Macchina fotografica a mano libera, diaframmi aperti, sola luce ambiente e preparazione del set fotografico con disposizione di oggetti

E vogliamo parlare di tutto ciò che viene dopo la fase di scatto?

  • Post produzione semplice, regolazione contrasti e luminosità
  • Post produzione avanzata con recupero delle luci e delle ombre bruciate
  • Post produzione avanzata con unione di scatti realizzati a diverse esposizioni (HDR)
  • Post produzione “top” con regolazione contrasti e luminosità, ritocco di imperfezioni a pareti e pieghe sui letti, rimozione di cavi dalle lampade

Vantaggi e svantaggi

Come potete immaginare, ognuna di queste ipotesi può portare vantaggi e svantaggi, non solo per la qualità stessa dell’immagine, ma anche per la destinazione d’uso della fotografia in questione. È chiaro ad esempio che se dovessimo scattare una fotografia istituzionale, magari per il sito di un albergo, mai e poi mai consiglierei di scattare solo a mano libera e ad alti ISO, ma se il budget dovesse impormelo… beh, non potrei fare altro. Così come è altrettanto ovvio che, se il budget fosse alto, potrei decidere – in accordo con il cliente – di puntare più sulla qualità delle immagini che sul numero di fotografie. Lavorando quindi sul set fotografico, sistemandolo ad hoc con oggetti che arredino la stanza, etc.

Per quanto vantaggiosa (economicamente parlando) possa sembrare la soluzione a mano libera e con sola luce ambiente, difficilmente la consiglierei. Poiché finirebbero per divenire illeggibili alcuni dettagli (es. fuori dalle finestre). Stessi dettagli che potrebbero invece rendere a pieno con un altro metodo, cioè l’uso del treppiede con una post produzione più avanzata.

Valutare caso per caso

Si tratta naturalmente di un qualcosa da valutare caso per caso e che non ha una formula predefinita. È proprio per questo motivo che nei siti Internet dei liberi professionisti, ancor più dei fotografi, difficilmente troverete un listino prezzi specifico. Si tratta di valutazioni impossibili da fare preventivamente. Ma in ogni caso – questo deve essere chiaro – è responsabilità del fornitore, in questo caso il fotografo, riuscire a proporre il miglior risultato in base al budget a disposizione, ed eventualmente – solo eventualmente – suggerire soluzioni differenti, più o meno costose.

 Sarebbe da ingenui pensare che non ci sia chi ne approfitta, magari proponendo qualcosa che ad un altro cliente avrebbe fatto per meno. Ma ci tengo a dire che non è la regola. E per scoprire questo è sufficiente indagare meglio sul tipo di professionista con il quale avete ipotizzato di lavorare. Cercate delle recensioni sul suo conto. Chiamatelo al telefono e dategli la possibilità di convincervi sulla sua onestà intellettuale.

Insomma, ecco spiegato perché dichiarare il proprio budget al fotografo può essere importante per la riuscita di un lavoro.

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