Robert Capa a Roma, mostra sulla seconda guerra mondiale e sbarco in Sicilia
Roberta Capa è il più celebre fotogiornalista di tutti i tempi. Dal 3 ottobre 2013 al 6 gennaio 2014 avrete la possibilità d’ammirarne la bravura a Palazzo Braschi, in quel di Roma, in occasione di una mostra a lui dedicata: “Robert Capa in Italia, 1943-1944“. Come avrete intuito il tema della mostra è la seconda guerra mondiale e più in particolare lo sbarco degli alleati in Sicilia alla volta di Roma.John Steinbeck scrisse “Capa sapeva cosa cercare e cosa farne dopo averlo trovato“. E in effetti, come potrete ammirare dalle settantotto fotografie in esposizione, la bravura di Capa consisteva soprattutto nel sapersi muovere, sempre volontariamente dentro la scena, vivendo la guerra da protagonista per poterla fotografare da vicino.
Il pensiero di una mostra fotografica sulla mia isola d’origine mi ha entusiasmato molto, ancora prima di poterla vedere. Mi incuriosiva sapere come, un grande occhio come quello di Robert, poteva interpretare la Sicilia.
Ciò che più mi ha colpito è stato constatare come, a distanza di 70 anni, in Sicilia sia cambiato poco o nulla. Non sono cambiati i visi delle persone, i loro lineamenti e colori. Non è cambiato l’entroterra siciliano, il lento susseguirsi delle colline dai toni accesi che si susseguono tra Palermo e Catania. Non è cambiata l’architettura dei centri storici di Monreale, Agrigento o Palermo, fotografati da Capa nel 1943 e lasciati a morire su se stessi anche a distanza di una generazione. La Sicilia fotografata da Robert Capa è una terra quanto mai attuale, lasciata ai margini dell’Italia e mai veramente ricostruita.